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Covid-19: il punto di vista di OMG su come cambiano abitudini e consumi
A partire dal 21 febbraio le nostre vite sono profondamente cambiate, prima con lievi adattamenti ad una situazione nuova e poi con una netta presa di coscienza del fenomeno da parte dei cittadini, dello Stato e del mondo delle imprese.
Come analisti e operatori della comunicazione abbiamo da subito studiato i primi impatti del Covid-19 sulle nostre abitudini, sui consumi e sulle nuove forme di socialità, per tenere aggiornati i nostri clienti e i nostri partner.
Sul mercato si sono verificate situazioni molto diverse, da una parte alcuni settori, come quello Tech, hanno registrato da subito un crollo nelle vendite, dall’altra i negozi mass market hanno visto una crescita importante sia nei punti vendita fisici (+8,3%) che online (+56,8%) ed è esploso l’e-commerce con una crescita di oltre l’80% già dalla seconda settimana dopo il caso di Codogno.
Le prime settimane hanno portato a cambiamenti repentini nella fruizione dei media e delle piattaforme di home entertainment. La TV ha visto aumentare di oltre 1 ora al giorno il tempo medio speso davanti allo schermo, per il bisogno di rimanere informati sulla situazione e per via del maggior tempo speso in casa. L’audience cresce nelle settimane fino a registrare +54% di ascolti tra le 9:00 e le 13:00 nella settimana 8-14 Marzo.
A fronte di un inizio 2020 buono per gli investimenti pubblicitari, nelle prime settimane di Marzo gli inserzionisti hanno contratto parte dei loro budget a causa della situazione di incertezza e per non risultare inopportuni con messaggi non adatti al contesto attuale, qualcuno invece non ha avuto un buon tempismo e il pubblico non ha potuto non notarlo.
Le iniziative di solidarietà digitale hanno messo in luce la volontà di affrontare questo momento mettendo a disposizione della collettività le proprie risorse. Influencer, attori, cantanti, sportivi e gli operatori del mondo della cultura si sono esposti per promuovere la campagna #iorestoacasa invitando i cittadini a rispettare le regole per la sicurezza di tutti.
Al 9 marzo sono oltre 25 milioni le conversazioni online sul Coronavirus. Dalla nostra ricerca su panel proprietario emerge che il 72% degli intervistati è preoccupato in particolare per l’impatto economico del Covid-19. Tramite le interviste abbiamo registrato inoltre come sono cambiate le abitudini, le modalità di lavoro e di consumo delle persone.
Le analisi sono in continuo aggiornamento, per fornire ai nostri clienti un ulteriore supporto in questo momento di incertezza e per condividere i dati anche con gli altri Paesi del nostro Network che, con velocità diverse, stanno affrontando le nostre stesse difficoltà e ci chiedono informazioni per poter mettere in atto le strategie migliori.
Qui sotto l’analisi completa, frutto del lavoro dei nostri team e della condivisione di informazioni con i nostri partner.
Buona lettura