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Hearts & Science mette in discussione i falsi miti sul gaming

Il gaming è stato il tema centrale della seconda edizione di Villa Futura, una settimana di eventi organizzata dall’agenzia di comunicazione di OMG insieme a Seedtag e ad altri partner.

 

Hearts & Science sfata i miti legati al gaming
Emanuele Giraldi

Dal 26 al 29 settembre si è svolta per il secondo anno Villa Futura, una settimana di eventi live creati da Hearts & Science, agenzia di comunicazione di Omnicom Media Group, con l’obiettivo di dare vita a momenti di confronto e approfondimento su tematiche di forte interesse per la nostra industry: dal dialogo con startup sostenibili, all’analisi del gaming non solo come fenomeno sociologico, ma anche come opportunità per clienti e investitori.

Il gaming è un’industria che sta mettendo a segno crescite vertiginose: secondo le ultime stime raggiungerà, entro fine anno, un valore di $222 miliardi a livello mondiale, con il mobile game a rappresentare il 60% della quota di mercato.

L’Italia fa la sua parte se si considera che ci sono circa 16,7 milioni di videogiocatori, pari al 38% della popolazione. Fonti: IIDEA – I videogiochi in Italia nel 2020).

Ma chi sono i giocatori, tutti ragazzini? Solo maschi? Giocano solo a FIFA? Parlando di gaming, questo è il profilo a cui si pensa d’istinto. Si tratta di uno stereotipo a tutti gli effetti che va smascherato per comprendere caratteristiche, abitudini e interessi di una fetta importante della popolazione, che sta contribuendo a creare un nuovo ecosistema.

Hearts & Science, agenzia di comunicazione e media di Omnicom Media Group, ha esplorato in profondità il fenomeno, dati alla mano, coinvolgendo partner esperti sul tema e realizzando una survey proprietaria, le cui evidenze hanno costituito il cuore dell’appuntamento di giovedì 29 settembre all’interno del progetto “Villa Futura”.

Molti dei risultati sono possono sorprendere e contribuiscono ad abbattere false convinzioni:

  • i gamer si distribuiscono su tutte le fasce d’età, con ben 3,8 milioni tra i 45 e i 64 anni, pari al 23% dei giocatori in Italia. Non solo ragazzini, quindi, così come non solo genere maschile, dal momento che le donne gamer in Italia sono 7,3 milioni, il 43% del totale. Per tutti i principali titoli è vero, infatti, che almeno il 25% di chi gioca è di genere femminile.
  • Questo fenomeno si spiega in parte andando a analizzare le motivazioni che spingono a giocare e che sono le più varie, differenti per uomini (che preferiscono la competizione e il gioco in team) e donne (che si cimentano nei giochi per mettersi alla prova e imparare cose nuove)
  • Il mobile ha democratizzato il gaming: con una penetrazione pari all’82% ha permesso di coinvolgere in maniera trasversale diverse generazioni (GenZ, Millennials e BoomerX).
  • Aumentano le piattaforme utilizzate per giocare con Facebook, TikTok e Twitter che hanno contribuito fortemente a rendere il fenomeno di massa. Twitch e YouTube sono i principali luoghi per tenersi informati e imparare.
  • Il gaming è un fenomeno che influenza e permea ormai la nostra cultura, tanto nel linguaggio, che si arricchisce sempre di più di termini mutuati dal mondo dei videogiochi, soprattutto grazie alle generazioni Z e Alfa, quanto nel tempo che gli dedichiamo all’interno della nostra giornata, affiancandolo a tutte le altre attività quotidiane (pensiamo al cucinare o guardare serie tv): alcuni giocano con sessioni lunghe (oltre un’ora), mentre altri dedicano slot di tempo più brevi ma molto frequenti e costanti durante la settimana.

 

Commenta Emanuele Giraldi, Managing Director Hearts & Science: “Il gaming oggi è un ecosistema in crescita, sempre più esteso, amato e praticato un po’ da tutti, proteso verso un’evoluzione tecnologica sempre più spinta e con la vocazione a ibridarsi in diversi contesti: dalla musica all’educazione, fino alle attività di carattere sociale. Per chi come noi si occupa di comunicazione e deve orientare le strategie e gli investimenti pubblicitari delle aziende è essenziale conoscere a fondo questo fenomeno e i giocatori che stanno contribuendo a definirlo. Non si tratta solo di un nuovo media, ma di un linguaggio universale – che lega giovani, adulti, uomini e donne nel mondo – con il quale le aziende devono confrontarsi per non perdere l’opportunità di comunicare al meglio con la loro audience.”

A offrire un esempio concreto di come il futuro del gaming sia già presente, le sei startup sustainable native dell’ecosistema di LifeGate Way, (Gamindo, Escape4Change, Aworld, Novis Game, Trainect e OFFpassiON) che hanno portato a Villa Futura un assaggio di un domani che parla di inclusione, di nuovi modelli di formazione esperienziale, di consapevolezza sociale e ambientale, ma anche di come il gioco possa essere una leva concreta del cambiamento sostenibile di cui abbiamo bisogno.

Giulio Giovine, Sales&Marketing Director di Seedtag, commenta: “Siamo molto entusiasti della collaborazione con Hearts & Science per Villa Futura. Siamo molto orgogliosi di aver partecipato a questa iniziativa in cui raccontare il nostro approccio al mondo del gaming e in cui condividere le nostre idee di sviluppo. In base al nostro posizionamento data driven e orientato alla creatività, ci sentiamo molto vicini a questo evento che unisce vari punti di vista dal media alla creatività, all’innovazione.”

Villa Futura è stato realizzato in collaborazione con i nostri partner: Seedtag, Twitch, Mkers, LifeGate Way e Bird & Bird.

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